domenica 12 febbraio 2012

decreto semplificazioni, gli articoli relativi alla scuola

decreto legge 9 febbraio 2012, n5
Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo
Titolo II
Disposizioni in materia di sviluppo
Capo I
Norme in materia di agenda digitale e sviluppo dei settori della innovazione, ricerca e istruzione, turismo e infrastrutture energetiche


Sezione III

Disposizioni per l’istruzione
 
Art. 50
Attuazione dell'autonomia
1. Allo scopo di consolidare e sviluppare l'autonomia delle istituzioni scolastiche, potenziandone l'autonomia gestionale secondo criteri di flessibilita' e valorizzando la responsabilita' e la professionalita' del personale della scuola, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, sono adottate, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nel rispetto dei principi e degli obiettivi di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni, linee guida per conseguire le seguenti finalita':
a) potenziamento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, anche attraverso l'eventuale ridefinizione nel rispetto della vigente normativa contabile degli aspetti connessi ai trasferimenti delle risorse alle medesime, previo avvio di apposito progetto sperimentale;
b) definizione, per ciascuna istituzione scolastica, di un organico dell'autonomia, funzionale all'ordinaria attivita' didattica, educativa, amministrativa, tecnica e ausiliaria, alle esigenze di sviluppo delle eccellenze, di recupero, di integrazione e sostegno ai diversamente abili e di programmazione dei fabbisogni di personale scolastico;
c) costituzione, previa intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e finanziarie;
d) definizione di un organico di rete per le finalita' di cui alla lettera c) nonche' per l'integrazione degli alunni diversamente abili, la prevenzione dell'abbandono e il contrasto dell'insuccesso scolastico e formativo, specie per le aree di massima corrispondenza tra poverta' e dispersione scolastica;
e) costituzione degli organici di cui alle lettere b) e d), nei limiti previsti dall'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni e integrazioni, sulla base dei posti corrispondenti a fabbisogni con carattere di stabilita' per almeno un triennio sulla singola scuola, sulle reti di scuole e sugli ambiti provinciali, anche per i posti di sostegno, fatte salve le esigenze che ne determinano la rimodulazione annuale.

.......
Art. 52

Misure di semplificazione e promozione dell'istruzione tecnico-professionale e degli istituti tecnici superiori - ITS
. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, adottato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono adottate linee guida per conseguire i seguenti obiettivi:
a) realizzare un'offerta coordinata, a livello territoriale, tra i percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali e di quelli di istruzione e formazione professionale di competenza delle regioni;
b) favorire la costituzione dei poli tecnico-professionali di cui all'articolo 13 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40;
c) promuovere la realizzazione di percorsi in apprendistato, anche per il rientro in formazione dei giovani.
2. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, adottato d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definite linee guida per:
a) realizzare un'offerta coordinata di percorsi degli istituti tecnici superiori (ITS) in ambito nazionale, in modo da valorizzare la collaborazione multiregionale e facilitare l'integrazione delle risorse disponibili con la costituzione di non piu' di un istituto tecnico superiore in ogni regione per la medesima area tecnologica;
b) semplificare gli organi di indirizzo, gestione e partecipazione previsti dagli statuti delle fondazioni ITS.
3. Le Amministrazioni provvedono all'attuazione del presente articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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Istruzione e Formazione Professionale: accordo in Conferenza Stato-Regioni del 19 gennaio 2012

Roma, 31 gennaio 2012
AVVISO
Istruzione e Formazione Professionale: Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 19 gennaio 2012
Si fa seguito alla circolare n. 14/2012, in cui si dava - tra l'altro - notizia dell'Accordo sancito in Conferenza Stato Regioni del 19 gennaio 2012 e concernente l'integrazione del Repertorio delle qualifiche di IeFP.
Al riguardo, si rende disponibile nel link sottostante la documentazione completa relativa al medesimo, così come pubblicata sul sito istituzionale  della Conferenza Stato Regioni in data odierna.


testo dell'accordo

venerdì 10 febbraio 2012

QUESITO TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE - di nuovo grazie alla FLC CGIL

quando si dice "risposta tempestiva"
ecco la risposta, inviata nemmeno dopo un ora dalla mia mail:

"Gentile collega,

nessuno può prendere a riferimento le bozze del marzo 2011, visto che si stratta solo di bozze.
La procedura sarà la solita: il MIUR pubblicherà una nota nella quale definirà le classi di concorso che insegnano le varie discipline.
In quella sede (tra marzo e aprile) sicuramente riproporremo la questione anche alla luce delle linee guida.
In effetti negli istituti professionali ad indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica hanno senso tutte e 4 le classi di concorso "tecniche": A020, A034, A035, A042.

Saluti
Corrado Colangelo
FLC CGIL - nazionale



grazie di nuovo al dott. Colangelo ed alla FLC CGIL

lettera inviata ai membri commissione lavoro professionali

allego la lettera che, oggi stesso, ho inviato ai membri della commissione riforma professionali


Egregi Membri della Commissione,
sono Scattolini Luciano, e  scrivo a nome di tutti i colleghi  della classe A020-DISCIPLINE MECCANICHE E TECNOLOGIA; tempo fa avevamo segnalato l’anomalia presente nella bozza (marzo 2011) recante la corrispondenza fra classi di concorso e discipline per l’insegnamento su posti di istruzione secondaria superiore.
In particolare la nostra classe di concorso A020  (composta esclusivamente da ingegneri meccanici) era stata esclusa dall’insegnamento della disciplina di settore, caratterizzante il secondo biennio e l’ultimo anno degli istituti professionali, ovvero TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE, assegnandola esclusivamente ai colleghi delle classi di concorso A034, A035, ed A042 (elettrotecnica, elettronica ed informatica).
Come segnalai a suo tempo ciò,  oltre a generare esuberi, determinerebbe  sostanzialmente la scomparsa del CORSO MECCANICO! (in un corso completo di 5 anni si passerà da 52 ore complessive per la vecchia A020 a sole 13 ore ).
Occorre peraltro sottolineare come la riforma costrinse la confluenza nel settore manutenzione ed assistenza tecnica di tutti i profili previsti dal previgente ordinamento, senza dunque prevedere articolazioni differenti; ovvero i vecchi corsi professionali nei settori meccanico, elettrotecnico, elettronico confluirono  nell’unico corso di manutenzione ed assistenza tecnica, dove tuttavia la possibilità di usufruire delle articolazioni grazie alla flessibilità lasciava discreti margini di manovra, in modo particolare sulla disciplina in questione, ovvero tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione.
Peraltroil primo documento recante l’ipotesi  l’accorpamento delle classi di concorso (ANNO 2009, IN ALLEGATO) prevedeva la possibilità di insegnamento di tale disciplina agli ingegneri meccanici, elettronici ed elettrotecnici.

Ma veniamo ai giorni nostri; in data 16 gennaio 2012 sono state pubblicate le linee guida per il secondo biennio e per il quinto anno degli istituti tecnici e professionali. http://www.orizzontescuola.it/node/21961

in base ad una prima sommaria analisi si nota come all'interno della disciplina oggetto della questione, ovvero TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE si riportano esplicitamente competenze relative ad impianti meccanici, termici, elettrici ed elettronici oltre agli impianti  pneumatici ed oleodinamici, e questo non deve meravigliare, in considerazione della vastità del settore in cui un tecnico manutentore può trovarsi ad operare e della flessibilità didattica prevista dalla riforma che ci consente di curvare i curricoli in relazione alle specifiche richieste del territorio.

Di contro sembra che la famigerata bozza del marzo 2011, in quanto ultimo documento pubblicato, sia stata eletta a riferimento per gli USR sulle  future nomine del prossimo Anno Scolastico, quando questa nuova disciplina andrà a sostituire le vecchie.

Pertanto, in nome della didattica ed  alla luce delle linee guida pubblicate,in merito alla corrispondenza fra discipline e classi di concorso  chiediamo nuovamente di
aggiungere la NUOVA CLASSE A-42 (OVVERO A020) all’insegnamento della disciplina TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E E MANUTENZIONE, in questa bozza assegnata alla A-41, ovvero al settore ELETTRONICO-ELETTROTECNICO-INFORMATICO. una revisione della bozza in oggetto, con  un reinserimento della  classe A020 – DISCIPLINE MECCANICHE E TECNOLOGIA così come previsto dal documento del 2009 pubblicato dallo stesso Ministero; beninteso stiamo parlando di aggiungere e non di sostituire, nel rispetto delle articolazioni previste e dell’autonomia scolastica.
Ci chiediamo infatti con quale criterio sia stato stabilito che un docente di INFORMATICA (con tutto il rispetto) sia idoneo all’insegnamento di  impianti meccanici mentre un ingegnere meccanico no.

Confidiamo  che, grazie ad un’attenta riflessione a livello Ministeriale, si ponga rimedio a questi grossolani errori valutativi,  per il bene dei docenti precari, dei nostri ragazzi e del nostro Paese che ha oggi più che mai necessità di diplomati nei settore produttivi meccanici, elettrotecnici ed impiantistici.
Grazie 
ing.Luciano Scattolini
Docente A020 – Provincia di Ancona

Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione: analisi tecnica 1

salve a tutti,
la mia analisi parte dal documento che il Ministro Gelmini pubblicò nell'anno 2009, recante le norme per l'accorpamento delle classi di concorso per l'insegnamento in cattedre e posti di istruzione secondaria superiore, ovvero la prima bozza delle nuove classi di concorso.
in tale schema la nostra classe di concorso confluiva nella nuova  A-43 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE e l'insegnamento della disciplina in oggetto era previsto

tuttavia, nella bozza del marzo 2011 tale possibilità ci viene negata ma, dall'analisi delle linee guida della disciplina stessa, risulta evidente la necessità di includere anche la nostra classe di concorso, ovvero la A020.

confrontando i due documenti mi sono accorto che, purtroppo, la famigerata materia appartiene proprio all'ultima riga di entrambi i documenti, ed analizzando la bozza del marzo 2011 si nota come l'interlinea del documento sia stata corretta per far entrare una serie di specifiche aggiuntive di altre discipline.

Mi chiedo: non è che siamo stati esclusi per colpa del margine inferiore di pagina?
Ergo non vorrei che per un tragico errore di impaginazione di word la meccanica venisse cancellata dalle scuole professionali, in palese contraddizione peraltro con gli argomenti previsti dalle citate linee guida
allego per correttezza le immagini estratte dai due documenti.
Poichè ancora il Ministero non ha prodotto il documento recante la corrispondenza fra discipline e classi di concorso, vi invito a riflettere.
Le linee guida per il secondo biennio ed il quinto anno sono scaricabili da qui