venerdì 10 febbraio 2012

lettera inviata ai membri commissione lavoro professionali

allego la lettera che, oggi stesso, ho inviato ai membri della commissione riforma professionali


Egregi Membri della Commissione,
sono Scattolini Luciano, e  scrivo a nome di tutti i colleghi  della classe A020-DISCIPLINE MECCANICHE E TECNOLOGIA; tempo fa avevamo segnalato l’anomalia presente nella bozza (marzo 2011) recante la corrispondenza fra classi di concorso e discipline per l’insegnamento su posti di istruzione secondaria superiore.
In particolare la nostra classe di concorso A020  (composta esclusivamente da ingegneri meccanici) era stata esclusa dall’insegnamento della disciplina di settore, caratterizzante il secondo biennio e l’ultimo anno degli istituti professionali, ovvero TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE, assegnandola esclusivamente ai colleghi delle classi di concorso A034, A035, ed A042 (elettrotecnica, elettronica ed informatica).
Come segnalai a suo tempo ciò,  oltre a generare esuberi, determinerebbe  sostanzialmente la scomparsa del CORSO MECCANICO! (in un corso completo di 5 anni si passerà da 52 ore complessive per la vecchia A020 a sole 13 ore ).
Occorre peraltro sottolineare come la riforma costrinse la confluenza nel settore manutenzione ed assistenza tecnica di tutti i profili previsti dal previgente ordinamento, senza dunque prevedere articolazioni differenti; ovvero i vecchi corsi professionali nei settori meccanico, elettrotecnico, elettronico confluirono  nell’unico corso di manutenzione ed assistenza tecnica, dove tuttavia la possibilità di usufruire delle articolazioni grazie alla flessibilità lasciava discreti margini di manovra, in modo particolare sulla disciplina in questione, ovvero tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione.
Peraltroil primo documento recante l’ipotesi  l’accorpamento delle classi di concorso (ANNO 2009, IN ALLEGATO) prevedeva la possibilità di insegnamento di tale disciplina agli ingegneri meccanici, elettronici ed elettrotecnici.

Ma veniamo ai giorni nostri; in data 16 gennaio 2012 sono state pubblicate le linee guida per il secondo biennio e per il quinto anno degli istituti tecnici e professionali. http://www.orizzontescuola.it/node/21961

in base ad una prima sommaria analisi si nota come all'interno della disciplina oggetto della questione, ovvero TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE si riportano esplicitamente competenze relative ad impianti meccanici, termici, elettrici ed elettronici oltre agli impianti  pneumatici ed oleodinamici, e questo non deve meravigliare, in considerazione della vastità del settore in cui un tecnico manutentore può trovarsi ad operare e della flessibilità didattica prevista dalla riforma che ci consente di curvare i curricoli in relazione alle specifiche richieste del territorio.

Di contro sembra che la famigerata bozza del marzo 2011, in quanto ultimo documento pubblicato, sia stata eletta a riferimento per gli USR sulle  future nomine del prossimo Anno Scolastico, quando questa nuova disciplina andrà a sostituire le vecchie.

Pertanto, in nome della didattica ed  alla luce delle linee guida pubblicate,in merito alla corrispondenza fra discipline e classi di concorso  chiediamo nuovamente di
aggiungere la NUOVA CLASSE A-42 (OVVERO A020) all’insegnamento della disciplina TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E E MANUTENZIONE, in questa bozza assegnata alla A-41, ovvero al settore ELETTRONICO-ELETTROTECNICO-INFORMATICO. una revisione della bozza in oggetto, con  un reinserimento della  classe A020 – DISCIPLINE MECCANICHE E TECNOLOGIA così come previsto dal documento del 2009 pubblicato dallo stesso Ministero; beninteso stiamo parlando di aggiungere e non di sostituire, nel rispetto delle articolazioni previste e dell’autonomia scolastica.
Ci chiediamo infatti con quale criterio sia stato stabilito che un docente di INFORMATICA (con tutto il rispetto) sia idoneo all’insegnamento di  impianti meccanici mentre un ingegnere meccanico no.

Confidiamo  che, grazie ad un’attenta riflessione a livello Ministeriale, si ponga rimedio a questi grossolani errori valutativi,  per il bene dei docenti precari, dei nostri ragazzi e del nostro Paese che ha oggi più che mai necessità di diplomati nei settore produttivi meccanici, elettrotecnici ed impiantistici.
Grazie 
ing.Luciano Scattolini
Docente A020 – Provincia di Ancona

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